Precedenti dell’apparato decorativo e rapporto fra l’architettura dipinta e costruita a Sant’Ignazio
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URI: http://hdl.handle.net/20.500.12226/1600Exportar referencia:
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Fuentes Lázaro, SaraFecha de publicación:
2023-07-25Resumen:
Il coadiutore trentino Andrea Pozzo (1642-1709), pittore, architetto, trattatista, costruttore di apparati effimeri e maestro della prospettiva è senza dubbio l’artista della Compagnia del Gesù più poliedrico e riconosciuto, uno dei maestri fondamentali del Barocco. Realizzò la sua opera più caratteristica, un complesso progetto decorativo con molteplici opere di pittura e architettura, tra il 1685 e il 1694 per completare la chiesa gesuita di Sant’Ignazio di Loyola a Roma, per incarico diretto del Preposto Generale dell’Ordine, Giovanni Paolo Oliva, genovese conosciuto per la sua inclinazione personale verso l’arte e la sua familiarità con artisti rilevanti dell’ambiente romano. Nonostante il fatto che ci sia stato un enorme interesse, dall’inaugurazione della chiesa fino ai nostri giorni, rimangono aperte molte questioni attorno alle opere che Pozzo realizzò al suo interno. Questo saggio mira ad organizzare le risposte, che non potranno in nessun caso essere univoche, riguardo al rapporto della soluzione prospettica che l’artista propone per l’affresco della volta, in relazione alla fabbrica reale della chiesa di Orazio Grassi e riguardo ai riferimenti più riconoscibili del pensiero architettonico del coadiutore.
Il coadiutore trentino Andrea Pozzo (1642-1709), pittore, architetto, trattatista, costruttore di apparati effimeri e maestro della prospettiva è senza dubbio l’artista della Compagnia del Gesù più poliedrico e riconosciuto, uno dei maestri fondamentali del Barocco. Realizzò la sua opera più caratteristica, un complesso progetto decorativo con molteplici opere di pittura e architettura, tra il 1685 e il 1694 per completare la chiesa gesuita di Sant’Ignazio di Loyola a Roma, per incarico diretto del Preposto Generale dell’Ordine, Giovanni Paolo Oliva, genovese conosciuto per la sua inclinazione personale verso l’arte e la sua familiarità con artisti rilevanti dell’ambiente romano. Nonostante il fatto che ci sia stato un enorme interesse, dall’inaugurazione della chiesa fino ai nostri giorni, rimangono aperte molte questioni attorno alle opere che Pozzo realizzò al suo interno. Questo saggio mira ad organizzare le risposte, che non potranno in nessun caso essere univoche, riguardo al rapporto della soluzione prospettica che l’artista propone per l’affresco della volta, in relazione alla fabbrica reale della chiesa di Orazio Grassi e riguardo ai riferimenti più riconoscibili del pensiero architettonico del coadiutore.
Palabra(s) clave:
Pintura Mural
Quadratura
Andrea Pozzo
San Ignacio de Roma
San Fedele de Milán
Teoría del Arte